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Si inserisce nelle coronarie per dilatarne le pareti

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SOLUZIONE 5 LETTERE: STENT 

La rivoluzione cardiologica: come lo stent dilata le coronarie e salva vite

Le malattie cardiovascolari rappresentano una delle principali cause di morte nel mondo occidentale. Tra le procedure più innovative e meno invasive per trattare le ostruzioni delle arterie coronarie, spicca l’utilizzo dello stent. Questo dispositivo medico ha rivoluzionato il campo della cardiologia interventistica, offrendo una soluzione efficace per migliorare il flusso sanguigno al cuore senza ricorrere a interventi chirurgici complessi. Lo stent è un piccolo tubo a rete metallica che viene inserito nelle arterie coronarie per mantenerle aperte e ripristinare il corretto flusso sanguigno. La procedura di impianto, nota come angioplastica coronarica, è minimamente invasiva e viene eseguita attraverso un catetere inserito solitamente nell’arteria femorale o radiale. Il processo di inserimento dello stent inizia con l’identificazione dell’ostruzione mediante angiografia. Una volta localizzata la stenosi, il cardiologo interventista guida il catetere fino all’area interessata. Lo stent, montato su un palloncino sgonfio, viene quindi posizionato nel punto esatto dell’ostruzione. A questo punto, il palloncino viene gonfiato, espandendo lo stent contro le pareti dell’arteria. Questa azione comprime la placca aterosclerotica e dilata il vaso sanguigno. Una volta che lo stent è completamente espanso, il palloncino viene sgonfiato e rimosso, lasciando lo stent in posizione per mantenere l’arteria aperta. Gli stent moderni sono spesso rivestiti di farmaci che vengono rilasciati gradualmente nel tempo. Questi farmaci aiutano a prevenire la formazione di nuove placche e la riocclusione dell’arteria, un fenomeno noto come restenosi. Gli stent a rilascio di farmaco hanno notevolmente migliorato i risultati a lungo termine della procedura. L’utilizzo degli stent ha numerosi vantaggi rispetto alla chirurgia tradizionale. La procedura è meno invasiva, richiede tempi di recupero più brevi e comporta meno rischi per il paziente. Inoltre, può essere eseguita in regime di day hospital, riducendo i costi sanitari e l’impatto sulla vita quotidiana del paziente. Tuttavia, è importante sottolineare che l’impianto di uno stent non è privo di rischi. Possibili complicanze includono trombosi, infezioni e, in rari casi, la rottura dell’arteria. Per questo motivo, i pazienti sottoposti a questa procedura devono seguire una terapia antiaggregante per un periodo prolungato e sottoporsi a controlli regolari. La ricerca nel campo degli stent coronarici continua ad evolversi. Gli scienziati stanno lavorando su stent biodegradabili che si dissolvono nel tempo una volta che hanno svolto la loro funzione, riducendo ulteriormente i rischi a lungo termine associati agli impianti permanenti. In conclusione, lo stent rappresenta una delle più significative innovazioni nel trattamento delle malattie coronariche. La sua capacità di dilatare le arterie ostruite e ripristinare il flusso sanguigno ha salvato innumerevoli vite e migliorato la qualità di vita di milioni di pazienti in tutto il mondo.

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