SOLUZIONE 20 LETTERE: CATERINA D’ALESSANDRIA La Santa raffigurata con una ruota dentata Dizy
La Santa raffigurata con una ruota dentata: la storia di Caterina d’Alessandria
Nel vasto panorama dell’iconografia cristiana, poche figure risultano tanto riconoscibili quanto Caterina d’Alessandria, la santa quasi sempre rappresentata accanto a una ruota dentata. Questa caratterizzazione visiva immediata ha reso Caterina una delle martiri più facilmente identificabili nell’arte sacra occidentale e orientale, oggetto di venerazione sin dal periodo medievale. Ma quali sono le origini di questo simbolo e perché questa ruota è diventata l’attributo distintivo della santa alessandrina?
Congregazione delle Cause dei Santi – VaticanoLe origini della devozione a Caterina
La tradizione narra che Caterina d’Alessandria fosse una nobildonna di straordinaria bellezza e intelligenza, vissuta tra il III e il IV secolo in Egitto durante il regno dell’imperatore Massenzio. Le fonti agiografiche la descrivono come una giovane di elevata cultura, versata nella filosofia e nelle scienze, capace di dibattere con i più grandi sapienti dell’epoca. Proprio questa erudizione la portò a convertirsi al cristianesimo dopo un incontro con un saggio eremita, abbandonando il culto degli idoli e dedicando la propria vita alla nuova fede.
Enciclopedia Treccani – Santa Caterina d’AlessandriaIl martirio e la ruota spezzata
L’elemento della ruota dentata entra in scena durante il martirio di Caterina. Secondo la Passio, l’imperatore, adirato per la conversione della giovane e per il suo rifiuto di abiurare, ordinò che fosse torturata su un terribile strumento: una ruota munita di lame taglienti, progettata per dilaniare lentamente il corpo della condannata. La leggenda narra che, al momento del supplizio, un intervento divino fece miracolosamente spezzare la ruota, che andò in frantumi prima ancora di poter ferire Caterina. Questo prodigio, tuttavia, non salvò la vita della santa, che venne successivamente decapitata, ma divenne l’episodio più emblematico della sua vicenda, tanto da caratterizzarne l’iconografia per i secoli a venire.
The Metropolitan Museum of Art – Saint Catherine of AlexandriaL’iconografia di Caterina d’Alessandria nell’arte
Nell’arte medievale e rinascimentale, Caterina d’Alessandria viene generalmente rappresentata come una giovane donna di nobile aspetto, coronata per sottolineare le sue origini regali. Accanto a lei, immancabile, la ruota spezzata che evoca il suo tentato martirio. Altri attributi ricorrenti sono la spada, strumento del suo effettivo martirio, e la palma, simbolo universale dei martiri cristiani. Non è raro trovarla raffigurata anche con un libro, a simboleggiare la sua erudizione, o con l’anello mistico, riferimento a una visione in cui Gesù bambino l’avrebbe scelta come sua sposa mistica. Celebri sono le raffigurazioni di Caterina realizzate da artisti del calibro di Raffaello, Caravaggio e Tiepolo, che ne hanno esaltato tanto l’aspetto regale quanto quello devozionale.
Gallerie degli Uffizi – Martirio di Santa Caterina d’AlessandriaIl culto e il patronato
Il culto di Caterina d’Alessandria si diffuse enormemente durante il Medioevo, soprattutto a seguito delle Crociate, quando i suoi presunti resti furono trasferiti al Monastero di Santa Caterina sul Monte Sinai. La santa divenne patrona di numerose categorie professionali: filosofi, teologi e studiosi, in omaggio alla sua saggezza; mugnai e meccanici, per via della ruota; giovani nubili, che la invocavano per trovare un buon marito. Particolarmente significativo è anche il suo patronato sulle balie e le puerpere, derivato dalla tradizione secondo cui dal suo collo, dopo la decapitazione, sarebbe sgorgato latte anziché sangue. Oggi Caterina continua a essere venerata come una delle più importanti sante del cristianesimo, sebbene nel 1969 il suo culto sia stato ridimensionato nel calendario liturgico romano.
Monastero di Santa Caterina sul Monte SinaiI misteri attorno alla figura storica
Nonostante la popolarità di Caterina d’Alessandria come figura devozionale, gli storici contemporanei nutrono forti dubbi sulla sua effettiva esistenza storica. L’assenza di riferimenti a Caterina nei documenti prima del X secolo ha portato molti studiosi a ipotizzare che la sua figura possa essere il risultato di una sovrapposizione di elementi biografici appartenenti a diverse martiri cristiane, arricchiti da elementi leggendari. Alcuni individuano possibili connessioni con la filosofa neoplatonica Ipazia di Alessandria, anch’essa donna di grande cultura, vissuta però un secolo dopo la presunta data di morte di Caterina e uccisa da cristiani, non per mano pagana. Questa incertezza storica non ha comunque intaccato la forza simbolica della santa e il suo ruolo nell’immaginario religioso e artistico occidentale.
JSTOR – The Cult of St. Catherine of Alexandria in Medieval EnglandCelebrazioni e tradizioni popolari
La festa di Santa Caterina d’Alessandria ricorre il 25 novembre e in molte regioni d’Europa è ancora celebrata con rituali particolari. In Italia, specialmente in Sicilia e in alcune aree del Nord, è tradizione preparare dolci speciali chiamati “ruote di Santa Caterina”. In Francia, fino al XIX secolo, era diffusa l’usanza delle “Catherinettes”: le ragazze nubili che avevano superato i 25 anni indossavano cappelli stravaganti nei colori giallo e verde (simboleggianti rispettivamente saggezza e speranza) e pregavano la santa di aiutarle a trovare marito. In Inghilterra, la frase “to caterwaul” (fare un chiasso assordante) deriverebbe proprio dalle celebrazioni rumorose che si tenevano per Santa Caterina, con musica e fuochi d’artificio.
St. Catherine’s Day Celebration in Estonian FolkloreIscriviti alla nostra Newsletter Settimanale