SOLUZIONE 4 LETTERE: LEAR
Il tragico re di Britannia, Lear
La discesa di un monarca
La storia di Lear rappresenta uno dei più profondi e strazianti racconti di degenerazione umana mai scritti. Re della Britannia antica, Lear decide di dividere il proprio regno tra le figlie in base alla loro dichiarazione d’amore, innescando una catena di eventi che porterà alla sua totale rovina. La sua hybris, ovvero la superbia che lo contraddistingue, lo spinge a commettere un errore fatale: credere alle false dichiarazioni delle figlie Goneril e Regan, rinnegando l’unica figlia sincera, Cordelia.
Approfondisci sul teatro elisabettianoIl declino e la pazzia
Dopo aver distribuito il regno, Lear scopre rapidamente la vera natura delle figlie. Goneril e Regan lo spogliano progressivamente di ogni potere e dignità, cacciandolo letteralmente fuori dal castello. In preda alla disperazione, Lear inizia un viaggio di sofferenza e rivelazione, accompagnato solo dal suo fedele giullare e da alcuni pochissimi seguaci. La sua mente, già fragile, inizia a sgretolarsi di fronte all’evidenza del tradimento.
Guida al teatro elisabettianoLa follia come illuminazione
Paradossalmente, è proprio nella sua pazzia che Lear raggiunge una profonda consapevolezza umana. Spogliato di ogni potere regale, si confronta con la nudità dell’esistenza, comprende il dolore dei più deboli e inizia a vedere la realtà con occhi finalmente liberi dai pregiudizi. La sua follia diventa un viaggio di redenzione, un percorso attraverso il quale Lear si libera dalle false maschere del potere.
Acquista Re Lear di ShakespeareIl tragico epilogo
Il destino di Lear è segnato da una serie di morte e distruzioni. Cordelia, l’unica figlia veramente amata, muore tra le sue braccia, simboleggiando la definitiva sconfitta del re. Lear muore di dolore, sopraggiunto dalla consapevolezza di aver perso tutto: il regno, le figlie e la ragione. La sua storia rappresenta l’archetipo del sovrano che crolla sotto il peso dei propri errori, un monito eterno sulla fragilità del potere umano.
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