Edgar Alan Poe: La storia dietro il suo secondo nome

Le origini del nome Alan

Molti conoscono Edgar Alan Poe come il maestro del mistero e dell’orrore, ma pochi sanno che il suo secondo nome ha una storia particolare. I suoi genitori biologici, Elizabeth Arnold Hopkins Poe e David Poe Jr., scelsero di chiamarlo Edgar in onore di un personaggio di un’opera teatrale in cui la madre recitava. Il nome Alan venne aggiunto successivamente, quando fu adottato dalla famiglia Allan.

Il legame con John Allan

John Allan, un ricco mercante scozzese di tabacco, e sua moglie Frances Valentine Allan presero Edgar sotto la loro tutela dopo la morte dei suoi genitori biologici. Sebbene non lo abbiano mai legalmente adottato, gli diedero il loro cognome come secondo nome. Inizialmente scritto come “Allan“, Poe lo modificò in “Alan” in età adulta, forse per distanziarsi dal suo padre adottivo con cui ebbe un rapporto conflittuale.

Le variazioni del nome nel tempo

Durante la sua vita, Poe utilizzò diverse varianti del suo nome. In alcuni dei suoi primi lavori, firmava semplicemente come “Edgar Poe” o “E. Poe”. La versione completa “Edgar Alan Poe” divenne la sua firma definitiva solo dopo aver raggiunto una certa notorietà letteraria. Interessante notare come in alcune prime edizioni dei suoi lavori, il nome appare ancora come “Edgar Allan Poe”, mantenendo la doppia ‘l’.

L’influenza del nome sulla sua opera

Il secondo nome Alan divenne parte integrante della sua identità letteraria. Molti studiosi ritengono che la complessità del suo rapporto con questo nome, eredità del suo padre adottivo, abbia influenzato temi ricorrenti nelle sue opere, come l’identità duplice, l’alienazione e il conflitto familiare. La dualità presente in racconti come “William Wilson” potrebbe riflettere la sua personale esperienza con il nome Alan.