Rise vedendo Noè ubriaco: un episodio biblico controverso

L’origine del racconto biblico

Nella Genesi, uno degli episodi più intriganti riguarda Noè e il suo momento di debolezza dopo il diluvio universale. Dopo aver navigato con la sua arca salvando gli esseri viventi, Noè si stabilisce in una nuova terra e pianta una vigna. La sua passione per la coltivazione del vino lo porta a un momento di vulnerabilità che segnerà profondamente la sua famiglia.

Il momento della trasgressione

Secondo il racconto, Noè coltiva la vite e produce vino, bevendo fino a ubriacarsi completamente. Nella sua condizione alterata, si spoglia all’interno della sua tenda, rivelando la sua nudità. È in questo momento che suo figlio Cam lo vede e reagisce in modo controverso, diventando protagonista di un evento che avrà conseguenze durature per la sua discendenza.

La reazione di Cam

Invece di coprire il padre e preservare la sua dignità, Cam sceglie di deridere Noè, raccontando ai suoi fratelli Sem e Jafet la situazione imbarazzante. Questa azione viene interpretata come un grave segno di mancanza di rispetto verso il padre, una colpa considerata estremamente seria nelle culture antiche del Medio Oriente.

Le conseguenze per Cam

Quando Noè viene a conoscenza di quanto accaduto, scaglia una maledizione non contro Cam direttamente, ma contro suo figlio Canaan. Questa maledizione lo condanna a essere servo dei suoi fratelli, un destino che secondo alcune interpretazioni storiche giustificherebbe successivi asservimenti di popoli considerati discendenti di Cam.

Interpretazioni storiche e religiose

Gli studiosi hanno a lungo dibattuto sul significato di questo racconto. Alcuni lo vedono come una metafora sulla trasgressione e il rispetto, altri come un racconto etiologico per spiegare le dinamiche tra i popoli dell’antichità. La reazione di Cam viene spesso interpretata come un momento di profonda rottura delle norme sociali e familiari dell’epoca.