SOLUZIONE 9 LETTERE: ORA SOLARE
Si ripristina a fine ottobre l’Ora Solare: cosa cambia per i cittadini
Quando torna l’Ora Solare nel 2023
Anche quest’anno, con l’arrivo dell’autunno, si prepara il tradizionale cambio dell’Ora Solare. L’appuntamento è fissato per l’ultima domenica di ottobre, precisamente nella notte tra sabato 28 e domenica 29 ottobre 2023. In quel momento, le lancette degli orologi verranno spostate indietro di sessanta minuti, passando dalle ore 3:00 alle ore 2:00.
Sito ufficiale INPSCosa significa concretamente il ritorno dell’Ora Solare
Il ripristino dell’Ora Solare comporta alcune modifiche significative nella vita quotidiana dei cittadini. Le giornate diventeranno più corte, con il buio che sopraggiungerà molto prima rispetto all’estate. Le temperature inizieranno a calare sensibilmente e gli italiani dovranno adattarsi a nuovi ritmi di vita, con maggiore attenzione all’illuminazione esterna e ai consumi energetici.
Sito ufficiale Terna EnergiaImpatto sui ritmi biologici e sulla salute
Il cambio dell’Ora Solare non è solo una questione tecnica, ma influenza profondamente i ritmi biologici delle persone. Gli esperti suggeriscono alcuni accorgimenti per minimizzare l’impatto dello spostamento degli orologi: è consigliabile anticipare gradualmente l’orario del sonno, mantenere uno stile di vita regolare e prestare attenzione all’alimentazione per favorire un adattamento più soft.
Ministero della SaluteConseguenze sui consumi energetici
L’introduzione dell’Ora Solare ha ripercussioni dirette sui consumi energetici nazionali. Con le ore di luce naturale ridotte, aumenterà inevitabilmente l’utilizzo di illuminazione artificiale e riscaldamento. Le stime indicano un potenziale incremento dei consumi elettrici del 3-5% rispetto al periodo estivo, con possibili ricadute sulle bollette delle famiglie italiane.
Autorità di Regolazione per Energia Reti e AmbienteCuriosità storica sull’Ora Solare
L’adozione dell’Ora Solare non è un fenomeno recente. La prima implementazione risale addirittura al 1916, durante la Prima Guerra Mondiale, come misura per risparmiare carbone. L’obiettivo originario era ottimizzare le risorse energetiche in un periodo di grave crisi. Da allora, nonostante numerosi dibattiti, il sistema è rimasto sostanzialmente invariato.
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