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SOLUZIONE 6 LETTERE: ARRONE  Scarica le acque del Lago di Bracciano Dizy

Il Lago di Bracciano e il suo emissario: un ecosistema da preservare

Origini e caratteristiche del Lago di Bracciano

Il Lago di Bracciano rappresenta uno dei bacini lacustri più importanti del Lazio, con una superficie di circa 57 chilometri quadrati e una profondità massima che supera i 160 metri. Di origine vulcanica, questo specchio d’acqua si è formato circa 600.000 anni fa in seguito al collasso della caldera del vulcano Sabatino. La sua particolare conformazione geologica ne fa un ecosistema unico, caratterizzato da acque particolarmente limpide che hanno permesso lo sviluppo di una biodiversità straordinaria. Le rive del lago sono circondate da tre pittoreschi comuni: Bracciano, Anguillara Sabazia e Trevignano Romano, che da secoli basano la loro economia e tradizioni sul rapporto con queste acque.

Scopri di più sul Parco Naturale Regionale di Bracciano-Martignano

L’emissario naturale che porta le acque verso il Tevere

Dal Lago di Bracciano esce un solo emissario naturale: il fiume Arrone. Questo corso d’acqua, lungo circa 37 chilometri, raccoglie le acque in eccesso del lago e le trasporta fino al Mar Tirreno, attraversando la campagna romana e confluendo nel Tevere. L’Arrone rappresenta un elemento fondamentale per l’equilibrio idrogeologico dell’intera area, fungendo da “valvola di sfogo” naturale per il bacino lacustre. Il punto di origine del fiume si trova presso Anguillara Sabazia, dove un sistema naturale regola il deflusso delle acque, mantenendo il livello del lago relativamente costante durante le diverse stagioni.

Visita il sito ufficiale della Regione Lazio dedicato ai parchi naturali

La delicata gestione delle acque del lago

La gestione delle acque del Lago di Bracciano è diventata negli ultimi anni una questione sempre più complessa e delicata. Il bacino, infatti, non serve solo come risorsa ambientale e turistica, ma anche come riserva idrica per Roma, attraverso l’acquedotto Paolo inaugurato nel 1612. Le captazioni d’acqua, insieme ai periodi di siccità sempre più frequenti, hanno portato a periodiche crisi idriche, con abbassamenti significativi del livello del lago. Questo ha ripercussioni dirette sul fiume Arrone, il cui flusso diminuisce drasticamente nei periodi di maggiore stress idrico. La diminuzione della portata dell’Arrone non è solo un problema ambientale ma anche sociale, poiché influenza le attività agricole dei territori attraversati dal fiume.

Informazioni sull’acquedotto Paolo gestito da ACEA

Le problematiche ambientali legate allo scarico delle acque

Lo scarico delle acque del Lago di Bracciano attraverso l’Arrone è un processo naturale che può essere influenzato da vari fattori. I cambiamenti climatici, con prolungati periodi di siccità alternati a intense precipitazioni, mettono a dura prova l’equilibrio del sistema. Durante le stagioni piovose, l’Arrone può aumentare significativamente la sua portata, causando occasionali esondazioni nei territori circostanti. D’altro canto, nei periodi di siccità, la riduzione del flusso d’acqua può compromettere la qualità ambientale del fiume stesso, con conseguente stress per la fauna ittica e la vegetazione ripariale. La gestione sostenibile di questo delicato equilibrio richiede un approccio integrato che consideri sia le necessità umane che quelle dell’ecosistema.

Consulta i dati ARPA Lazio sulla qualità delle acque dei laghi della regione

Il monitoraggio e la tutela del fiume emissario

Per garantire la salute dell’ecosistema, vari enti si occupano del monitoraggio costante delle acque dell’Arrone e del lago. L’ARPA Lazio effettua regolari rilevamenti sulla qualità delle acque, verificando parametri chimici, fisici e biologici. Anche l’Autorità di Bacino del Distretto dell’Appennino Centrale svolge un ruolo fondamentale nella pianificazione e gestione delle risorse idriche dell’area. Negli ultimi anni, sono stati implementati sistemi di monitoraggio avanzati che permettono di controllare in tempo reale il livello del lago e la portata dell’Arrone, consentendo interventi tempestivi in caso di criticità. Questi strumenti tecnologici rappresentano un passo importante verso una gestione più consapevole e sostenibile delle risorse idriche.

Visita il sito dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale

Il valore naturalistico dell’ecosistema fluviale

Il corridoio ecologico creato dal fiume Arrone rappresenta un habitat di inestimabile valore naturalistico. Lungo il suo corso si possono osservare numerose specie di uccelli acquatici, tra cui aironi, martin pescatori e germani reali. La vegetazione ripariale, composta principalmente da salici, pioppi e ontani, offre riparo a una ricca fauna di piccoli mammiferi e anfibi. In alcuni tratti dell’Arrone, soprattutto quelli più vicini alla foce, si possono trovare anche specie ittiche di particolare interesse, come l’anguilla e il barbo. Questo patrimonio naturalistico è oggi minacciato non solo dalle alterazioni del regime idrico, ma anche dall’inquinamento e dalla presenza di specie aliene invasive, che richiedono interventi di gestione mirati e tempestivi.

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