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SOLUZIONE 6 LETTERE: YORICK 

Il buffone di cui Amleto ritrova il teschio, Yorick

Tra i numerosi personaggi straordinari e indimenticabili creati da William Shakespeare, uno dei più curiosi e tragicomici è senz’altro il buffone Yorick. Anche se appare sulla scena “direttamente” solo come un teschio, il suo ruolo in “Amleto” è di grande importanza simbolica ed emotiva. Ma chi era davvero Yorick?

Nel quinto atto di “Amleto“, la famosa scena del cimitero vede il Principe di Danimarca, Amleto, riflettere sulla mortalità e la futilità della vita mentre tiene in mano il teschio del suo vecchio buffone di corte, Yorick. La citazione “Alas, poor Yorick! I knew him, Horatio” (Ahimè, povero Yorick! Lo conoscevo, Orazio) è diventata una delle più celebri della letteratura mondiale.

Yorick non è solo un simbolo della morte inevitabile, ma anche del passato perduto e dell’innocenza fanciullesca. Amleto ricorda con affetto le battute di Yorick, le sue canzoni e i suoi scherzi. Questo ricordo lo spinge a confrontarsi con la fugacità della vita e l’ineluttabilità della morte.

Molti studiosi e critici teatrali hanno cercato di decifrare il significato più profondo dell’apparizione del teschio di Yorick. Alcuni vedono in questa scena una rappresentazione del memento mori, un richiamo alla necessità di ricordare sempre la propria mortalità e di vivere la vita di conseguenza. Altri, invece, leggono la scena come una critica alla superficialità della corte e alla vanità umana, elementi sempre presenti nelle opere di Shakespeare.

Nonostante la brevità della sua “presenza” in “Amleto“, Yorick è riuscito a lasciare un’impronta duratura nell’immaginario collettivo. Le sue ossa ricordano ad Amleto, e a tutti noi, l’ineluttabile destino che ci accomuna.

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Insight sul personaggio: Yorick su Wikipedia (in inglese)