SOLUZIONE 6 LETTERE: OPORTO
Oporto: L’ultima dimora di Carlo Alberto, re esiliato
Nel cuore della storica città di Oporto, si cela un capitolo affascinante della storia italiana. Qui, tra le vie acciottolate e i palazzi barocchi, si consumò l’ultimo atto della vita di Carlo Alberto di Savoia, re di Sardegna e figura chiave del Risorgimento italiano.
Carlo Alberto giunse a Oporto nel 1849, dopo aver abdicato in favore del figlio Vittorio Emanuele II. La scelta di questa città portoghese come luogo d’esilio non fu casuale: Oporto offriva un clima mite e una certa tranquillità, lontano dai tumulti politici che agitavano l’Europa del tempo.
Il re in esilio si stabilì in una modesta residenza nel quartiere di Vila Nova de Gaia, sulla riva sud del fiume Douro. Qui, circondato da pochi fedeli servitori, trascorse gli ultimi mesi della sua vita in un’atmosfera di malinconica contemplazione. La vista sul fiume e sulla città vecchia di Oporto divenne il suo panorama quotidiano, un contrasto poetico con le grandiose vedute delle Alpi che aveva lasciato in patria.
Nonostante la sua condizione di esiliato, Carlo Alberto continuò a seguire con interesse gli sviluppi politici in Italia. Riceveva regolarmente notizie e visitatori, mantenendo vivo il legame con la sua terra natale. La popolazione di Oporto, pur non conoscendo a fondo la sua storia, lo trattava con rispetto, intuendo la nobiltà del personaggio.
La salute del re, già precaria al momento del suo arrivo, peggiorò rapidamente nel clima umido di Oporto. Il 28 luglio 1849, appena quattro mesi dopo il suo arrivo in Portogallo, Carlo Alberto si spense nella sua dimora. La notizia della sua morte suscitò commozione in Italia e rispetto in Oporto, dove le campane delle chiese suonarono a lutto.
Oggi, la presenza di Carlo Alberto a Oporto è ricordata da una targa commemorativa sulla facciata della casa dove visse i suoi ultimi giorni. Questo piccolo segno tangibile è diventato meta di pellegrinaggio per gli appassionati di storia italiana che visitano la città. Inoltre, nella chiesa di São Francisco, si conserva ancora il cuore del re, secondo una tradizione che voleva separare il cuore dal corpo dei sovrani.
La storia di Carlo Alberto a Oporto rappresenta un affascinante intreccio tra la storia italiana e quella portoghese. È un esempio di come le vicende personali dei grandi personaggi storici possano lasciare tracce indelebili anche in luoghi apparentemente lontani e disconnessi. Per i visitatori di Oporto, scoprire questa connessione inaspettata aggiunge un ulteriore strato di fascino a una città già ricca di storia e cultura.
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