L’igloo: dimora ancestrale dei popoli artici

La geografia degli igloo

Gli igloo rappresentano molto più di un semplice rifugio: sono l’espressione architettonica più raffinata della sopravvivenza umana nelle terre più estreme del pianeta. Situati nelle regioni artiche del Canada, Alaska e Groenlandia, questi particolari rifugi di ghiaccio hanno permesso alle comunità Inuit di resistere per migliaia di anni in condizioni climatiche proibitive.

Tecnica di costruzione

La costruzione di un igloo è un’arte tramandatasi per generazioni. Gli esperti Inuit selezionano accuratamente i blocchi di neve compatta, tagliandoli con precisione chirurgica utilizzando coltelli tradizionali chiamati “ulu”. Il processo richiede una perfetta conoscenza della neve e una capacità quasi matematica di incastrare i blocchi creando una struttura sferica autoportante.

Caratteristiche strutturali

Un igloo tradizionale misura circa tre metri di diametro e può ospitare fino a sei persone. Lo spessore dei muri raggiunge i 40-50 centimetri, garantendo un isolamento termico straordinario. All’interno, nonostante temperature esterne anche di -40 gradi, la temperatura può raggiungere i 10 gradi sopra lo zero grazie al calore corporeo degli occupanti e alla piccola lampada a combustibile.

Vita all’interno dell’igloo

La vita dentro un igloo segue rituali antichissimi. Il pavimento viene ricoperto di pelli di foca, utilizzate come isolante e materasso. Gli spazi sono rigorosamente organizzati: un’area per dormire, un’area per cucinare e una zona per conservare gli utensili. Il fuoco centrale serve non solo per cucinare ma anche per riscaldare l’ambiente, creando un microclima essenziale per la sopravvivenza.