Le Gallinelle nel cielo notturno: viaggio alla scoperta dell’ammasso stellare più famoso

Un tesoro celeste visibile a occhio nudo

Nella volta celeste brilla uno degli ammassi stellari più affascinanti e facilmente osservabili: le Pleiadi. Conosciute anche come “Le Gallinelle” o M45 nel catalogo di Messier, questo gruppo di stelle ha catturato l’immaginazione degli esseri umani fin dall’antichità. Situate nella costellazione del Toro, a circa 440 anni luce dalla Terra, le Pleiadi comprendono oltre 1.000 stelle confermate, di cui circa 14 visibili a occhio nudo nelle notti più limpide.

Storia e mitologia delle sette sorelle

Le Pleiadi devono il loro nome alla mitologia greca, che le identifica come le sette figlie di Atlante e Pleione. La leggenda narra che Zeus le trasformò in stelle per proteggerle dal cacciatore Orione. Questo ammasso stellare ha giocato un ruolo cruciale in numerose culture: gli aborigeni australiani, i Maya e i nativi americani hanno tutti sviluppato proprie interpretazioni e storie legate a queste stelle luminose.

Caratteristiche astronomiche uniche

L’ammasso delle Pleiadi si è formato circa 100 milioni di anni fa, rendendolo relativamente giovane in termini astronomici. La sua caratteristica più distintiva è la nebulosità blu che avvolge le stelle principali, causata dalla riflessione della luce stellare su minuscole particelle di polvere cosmica. Questa nebulosa a riflessione crea uno spettacolo celeste particolarmente suggestivo, visibile anche con un binocolo di media potenza.

L’importanza scientifica moderna

Le Pleiadi rappresentano un laboratorio naturale per gli astronomi. La loro relativa vicinanza e giovane età le rendono perfette per studiare l’evoluzione stellare, la formazione dei sistemi planetari e la dinamica degli ammassi aperti. Recenti studi hanno rivelato la presenza di dischi protoplanetari intorno ad alcune stelle dell’ammasso, suggerendo la possibile formazione di pianeti in corso.

Come e quando osservarle

Le Pleiadi sono facilmente individuabili nel cielo invernale dell’emisfero nord. Il periodo migliore per l’osservazione va da novembre a marzo, quando l’ammasso raggiunge il punto più alto nel cielo. Per godere appieno della loro bellezza, è consigliabile osservarle in una notte serena e lontano dall’inquinamento luminoso delle città. Un semplice binocolo 7×50 è sufficiente per rivelare decine di stelle non visibili a occhio nudo.