SOLUZIONE 10 LETTERE: NOCE VOMICA
La noce vomica: dalla pianta mortale al veleno leggendario
Nel mondo delle piante velenose, poche possono vantare una reputazione tanto sinistra quanto la noce vomica. Questo albero, noto scientificamente come Strychnos nux-vomica, è originario dell’India e del Sud-est asiatico e ha affascinato per secoli botanici, medici e criminali per le sue potenti proprietà tossiche.
La noce vomica è un albero di medie dimensioni che può raggiungere i 25 metri di altezza. Le sue foglie sono ovali e lucide, mentre i fiori, di colore bianco-verdastro, emanano un profumo dolciastro. Ma è il frutto di questa pianta a nascondere il suo segreto mortale: una bacca rotonda di colore arancione, grande quanto una mela, che contiene al suo interno i semi velenosi.
I semi della noce vomica sono la fonte principale della stricnina, un alcaloide estremamente tossico. La stricnina agisce sul sistema nervoso centrale, provocando violente convulsioni che possono portare alla morte per asfissia. Bastano pochi milligrammi di questa sostanza per risultare letali per un essere umano.
Nonostante la sua pericolosità, la noce vomica ha trovato impiego in diverse culture e tradizioni. Nell’antica medicina ayurvedica, i suoi semi venivano utilizzati in dosi minuscole come tonico e stimolante. In Europa, durante il XIX secolo, la stricnina estratta dalla noce vomica divenne un popolare “elisir” per atleti e studenti, nella convinzione che potesse migliorare le prestazioni fisiche e mentali.
La storia è costellata di casi di avvelenamento da noce vomica, sia accidentali che intenzionali. Celebre è il caso di Agatha Christie, che utilizzò la stricnina come arma del delitto nel suo primo romanzo, “L’assassinio di Roger Ackroyd”. La facilità con cui si poteva ottenere la stricnina dalle farmacie dell’epoca rese la noce vomica un “veleno da assassini” particolarmente temuto.
Oggi, l’uso della noce vomica e dei suoi derivati è strettamente regolamentato. La stricnina trova ancora impiego limitato in ambito medico e veterinario, ma il suo utilizzo principale è come pesticida per il controllo dei roditori. La ricerca scientifica continua a studiare la noce vomica per le sue potenziali applicazioni farmacologiche, cercando di sfruttarne le proprietà benefiche minimizzando i rischi.
La noce vomica rimane uno degli esempi più affascinanti di come la natura possa produrre sostanze al contempo pericolose e potenzialmente utili. La sua storia intreccia scienza, criminalità e medicina, ricordandoci quanto sottile possa essere il confine tra veleno e rimedio.
Link utili:
- WHO Monographs on Selected Medicinal Plants
- Kew Gardens Economic Botany Collection
- Strychnine: A Deadly Alkaloid
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