SOLUZIONE 7 LETTERE: PARANZA Dizy
Storia e tradizione della paranza: l’antica arte della pesca a vela nel Mediterraneo
Le origini della pesca con la paranza
Nel ricco patrimonio della tradizione marinara italiana, la paranza rappresenta uno dei simboli più autentici della pesca artigianale. Questo caratteristico peschereccio a vela, diffuso principalmente nell’Adriatico e nel Tirreno, deve il suo nome alla pesca “appaiata” o “a coppia”, una tecnica che vedeva due imbarcazioni navigare parallelamente trascinando una rete da pesca. Le prime paranze comparvero nel XVIII secolo lungo le coste del Mediterraneo, rivoluzionando le tecniche di pesca dell’epoca.
Approfondisci le tecniche di pesca tradizionale sul sito FAOCaratteristiche tecniche della paranza
La struttura della paranza era pensata per ottimizzare la pesca costiera. Con una lunghezza che variava dai 12 ai 15 metri, questi pescherecci erano dotati di una vela latina triangolare, particolarmente adatta alla navigazione nel Mediterraneo. Lo scafo robusto ma relativamente leggero permetteva di affrontare le diverse condizioni del mare mantenendo una buona manovrabilità. Il pescato veniva conservato in apposite ghiacciaie ricavate nella stiva, garantendo la freschezza del pesce fino al rientro in porto.
Visita il Museo del Mare di GenovaL’equipaggio e la vita a bordo
La vita a bordo di una paranza era caratterizzata da ritmi intensi e grande collaborazione tra i membri dell’equipaggio. Generalmente, servivano da quattro a sei persone per gestire l’imbarcazione: il capobarca, responsabile della navigazione e della pesca, due marinai esperti per la gestione delle reti e delle vele, e alcuni giovani apprendisti. Le battute di pesca potevano durare diversi giorni, durante i quali l’equipaggio viveva in spazi angusti, condividendo fatiche e speranze di una pesca abbondante.
Scopri di più sul mondo della pesca italianaL’eredità delle paranze oggi
Sebbene la pesca moderna si sia evoluta verso metodologie più meccanizzate, l’influenza delle paranze rimane visibile in molte comunità costiere italiane. Alcune paranze restaurate sono diventate attrazioni turistiche o pezzi da museo, testimoniando un’epoca in cui la pesca era un’arte tramandata di generazione in generazione. In alcune località, si organizzano ancora rievocazioni storiche della pesca in paranza, mantenendo viva la memoria di questa tradizione secolare.
Esplora il Museo della Marineria di CesenaticoL’impatto ambientale della pesca tradizionale
La pesca con le paranze rappresentava un modello di sostenibilità ante litteram. Le limitazioni tecniche delle imbarcazioni a vela e la stagionalità della pesca permettevano un naturale equilibrio tra sfruttamento e rigenerazione delle risorse marine. I pescatori delle paranze possedevano una profonda conoscenza dell’ecosistema marino, tramandata attraverso generazioni, che permetteva loro di pescare rispettando i cicli naturali e la conservazione delle specie.
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