Masticare… con il poeta, MANDUCARE: Un viaggio sensoriale attraverso la letteratura e la gastronomia

Il verbo latino manducare, che significa “masticare” o “mangiare”, ha da sempre affascinato poeti e scrittori di ogni epoca. Questo atto apparentemente banale nasconde in realtà un universo di significati, sensazioni e metafore che hanno ispirato innumerevoli opere letterarie.

Nel mondo antico, il poeta Lucrezio utilizzava il termine manducare per descrivere non solo l’atto fisico di masticare, ma anche il processo di assimilazione delle idee e delle conoscenze. Nel suo “De rerum natura”, egli paragona l’apprendimento a un lento manducare intellettuale, dove ogni concetto viene sminuzzato e digerito dalla mente.

Secoli dopo, il grande Dante Alighieri riprende questa metafora nel suo “Convivio”, dove il cibo diventa simbolo di sapienza e il manducare un’allegoria dell’acquisizione del sapere. Il poeta fiorentino invita i suoi lettori a “masticare” le sue parole con attenzione, per coglierne appieno il significato profondo.

Ma non è solo nella poesia che troviamo riferimenti al manducare. Nella prosa moderna, autori come Italo Calvino hanno giocato con questo concetto, creando personaggi che manducano le parole stesse, in un gioco meta-letterario che sfida i confini tra realtà e finzione.

Il fascino del manducare non si limita alla letteratura. Nella gastronomia, l’atto di masticare assume un ruolo centrale nell’esperienza culinaria. Gli chef più rinomati prestano grande attenzione alla consistenza dei loro piatti, cercando di creare texture che stimolino il piacere del manducare.

Interessante notare come, in alcune culture, il manducare lento e consapevole sia considerato una forma di meditazione. Il “mindful eating” è una pratica che invita a concentrarsi sull’atto del masticare, assaporando ogni boccone e prendendo coscienza del cibo che si sta consumando.

Dal punto di vista scientifico, il manducare è un processo complesso che coinvolge numerosi muscoli e strutture anatomiche. La masticazione non solo prepara il cibo per la digestione, ma stimola anche la produzione di saliva, fondamentale per il benessere orale e digestivo.

Nel mondo dell’arte contemporanea, alcuni artisti hanno esplorato il concetto di manducare in modi sorprendenti. Performance in cui gli artisti masticano oggetti non commestibili sfidano la nostra percezione di ciò che è edibile e ciò che non lo è, ponendo domande provocatorie sul consumismo e l’eccesso.

In conclusione, il manducare si rivela essere molto più di un semplice atto fisiologico. È un ponte tra il corpo e la mente, tra la materia e lo spirito, tra il quotidiano e il sublime. Che si tratti di assaporare un pasto delizioso o di “masticare” un’idea complessa, il manducare rimane un’attività profondamente umana, carica di significati e potenzialità espressive.