SOLUZIONE 9 LETTERE: CORREGGIO Dizy
Antonio Allegri detto il Correggio: il genio rinascimentale che rivoluzionò la pittura emiliana
Le origini e la formazione artistica
Nato nel 1489 a Correggio, piccola città dell’Emilia da cui prese il nome, Antonio Allegri si formò inizialmente nella bottega dello zio Lorenzo. Le sue prime opere mostravano già quella straordinaria capacità di gestire la luce e le ombre che lo avrebbe reso celebre. Il giovane Correggio si distinse fin da subito per uno stile innovativo che mescolava elementi della tradizione emiliana con influenze lombarde e venete.
Approfondisci su TreccaniLa rivoluzione prospettica negli affreschi
La vera rivoluzione artistica del Correggio si manifestò negli affreschi delle cupole parmensi. Nella Camera di San Paolo, nel Duomo di Parma e in San Giovanni Evangelista, l’artista sviluppò una tecnica di prospettiva dal basso, detta “di sotto in su”, che creava l’illusione di uno spazio infinito. Questa innovazione influenzò profondamente l’arte barocca successiva e rappresentò una svolta nella concezione dello spazio pittorico.
Visita la Camera di San PaoloLa tecnica dello sfumato e l’uso della luce
Il Correggio portò la tecnica dello sfumato leonardesco a nuovi livelli di perfezione. Nelle sue opere, la luce diventa protagonista assoluta, creando effetti di morbidezza e sensualità mai visti prima. La “Madonna di San Girolamo” e la “Danae” sono esempi magistrali di come l’artista utilizzasse la luce per modellare le figure e creare atmosfere cariche di emotività.
Scopri la Danae alla Galleria BorgheseL’influenza sulla pittura europea
L’eredità artistica del Correggio influenzò profondamente i pittori delle generazioni successive. La sua capacità di rappresentare il movimento e l’emozione attraverso composizioni dinamiche e innovative ispirò artisti come Barocci, Carracci e persino Rubens. Le opere correggesche divennero modello di studio nelle accademie d’arte di tutta Europa.
Esplora le opere alla National GalleryLe commissioni private e i capolavori mitologici
Oltre alle opere sacre, il Correggio si dedicò a numerose commissioni private, realizzando una serie di dipinti mitologici di straordinaria bellezza. Le “Storie di Giove”, commissionate da Federico II Gonzaga, rappresentano il culmine della sua produzione profana. In queste opere, l’artista dimostra una sensibilità unica nel rappresentare la sensualità e l’erotismo attraverso un linguaggio pittorico raffinato ed elegante.
Ammira “Giove e Io” al Kunsthistorisches MuseumIl periodo maturo e le innovazioni tecniche
Nel periodo maturo, il Correggio sperimentò nuove tecniche pittoriche, come l’uso di pigmenti rari e la sovrapposizione di velature trasparenti. Queste innovazioni gli permisero di ottenere effetti cromatici sorprendenti, particolarmente evidenti nelle opere tardive come la “Notte” e l’”Adorazione dei pastori”. La sua ricerca tecnica influenzò profondamente lo sviluppo della pittura ad olio nel XVI secolo.
Visita la Gemäldegalerie Alte Meister di DresdaIscriviti alla nostra Newsletter Settimanale