Il tasto magico che ci libera: storia e segreti del pulsante ESC
Le origini di un tasto rivoluzionario
Quando premiamo il tasto ESC sul nostro computer, raramente ci soffermiamo a pensare alla sua affascinante storia. Nato nel 1960 con il terminale Teletype, questo comando venne ideato da Bob Bemer, un pioniere dell’informatica che cercava un modo universale per “fuggire” dalle diverse modalità operative dei computer. Il tasto ESC venne standardizzato nel 1967, diventando parte integrante della codifica ASCII.
Fonte: Computer History Museum
Funzionalità nascoste del tasto salvavita
Oltre alla sua funzione principale di interruzione, il tasto ESC nasconde numerose funzionalità poco conosciute. Nei browser moderni, premendo ESC si può interrompere il caricamento di una pagina web, mentre nei videogiochi spesso apre il menu di pausa. In programmi come Photoshop, il tasto ESC permette di deselezionare gli oggetti o uscire rapidamente dalle modalità di editing.
Fonte: Microsoft Support
L’evoluzione del design e del posizionamento
Il posizionamento del tasto ESC ha subito diverse modifiche nel corso degli anni. Dalle prime tastiere dove occupava una posizione centrale, si è gradualmente spostato nell’angolo superiore sinistro, diventando uno standard de facto. Apple ha recentemente rivoluzionato questo concetto con la Touch Bar, sostituendo il tasto ESC fisico con uno virtuale, per poi tornare sui suoi passi dopo le proteste degli utenti.
Fonte: iFixit
Impatto psicologico e culturale
Il tasto ESC è diventato un simbolo culturale che va oltre la sua funzione tecnica. Rappresenta una via di fuga digitale, tanto che l’espressione “premere ESC” è entrata nel linguaggio comune come metafora per evadere da situazioni stressanti. Studi di psicologia hanno persino analizzato come questo tasto influenzi il nostro comportamento durante l’utilizzo del computer.
Fonte: Science Direct
Iscriviti alla nostra Newsletter Settimanale