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SOLUZIONE 5 LETTERE: CARON 

Il dantesco dimonio con occhi di bragia,Caron

Nella prima cantica della Divina Commedia, Caron viene presentato come il traghettatore dell’Acheronte, il primo fiume del regno dei morti che Dante e Virgilio devono attraversare per iniziare il loro viaggio nell’aldilà. Viene descritto come un demonio con occhi di fuoco, rauco nella voce, che non accetta ritardi nel trasporto delle anime da una sponda all’altra del fiume.

Nel canto terzo dell’Inferno, all’arrivo di Dante, Caron grida ad alta voce “Paura avea de’ cenni suoi” rivolgendosi alle ombre che affollano la riva, intimandole di imbarcarsi per attraversare l’Acheronte. Il demonio mostra impazienza e insofferenza verso i dannati, che secondo lui indugiano troppo nell’attesa del traghettamento. Solo dopo che Virgilio rassicura Caron che più avanti Dante compirà l’intero viaggio ultraterreno, questi acconsente di farli salire sulla barca assieme alle altre anime.

Nel Medioevo Caron era considerato il traghettatore delle anime dei defunti destinate all’Inferno, ed era raffigurato come un essere mostruoso dall’aspetto terrificante. Dante coglie perfettamente questa iconografia tradizionale dipingendo un dimonio con occhi accesi e rauca voce. Caron diventa così per il poeta l’emblema del passaggio dalla vita terrena all’aldilà infernale, preludio al viaggio di purificazione nel regno dei morti che attende Dante.

Pagina Wikipedia su Caronte Voce di Caronte nell’Enciclopedia Treccani Il personaggio di Caronte nella Commedia secondo il sito della Divina Commedia