Soluzioni Parole Crociate per la Settimana Enigmistica e il Mese Enigmistico: scopri tutte le risposte per i tuoi enigmi settimanali.
La Battaglia di Lepanto: Come la Cristianità Fermò l’Avanzata Navale Ottomana
Le Premesse dello Scontro Navale
Il 7 ottobre 1571 segnò una svolta decisiva nella storia del Mediterraneo, quando la flotta della Lega Santa si scontrò con la potente marina ottomana nelle acque di Lepanto. La tensione tra le potenze cristiane e l’Impero ottomano aveva raggiunto il suo apice dopo la conquista di Cipro da parte delle forze del sultano Selim II. La minaccia dell’espansione ottomana nel Mediterraneo spinse Papa Pio V a formare un’alleanza che includeva la Repubblica di Venezia, la Spagna e altri stati cristiani.
Fonte: Treccani – Battaglia di Lepanto
La Composizione delle Flotte
La flotta cristiana, guidata da Don Giovanni d’Austria, contava circa 200 galere e 6 galeazze veneziane, mentre la flotta ottomana, sotto il comando di Alì Pascià, disponeva di circa 230 navi. Le galeazze veneziane, più pesanti e meglio armate delle tradizionali galere, si rivelarono decisive nello scontro. L’armamento cristiano includeva anche innovativi archibugi e cannoni di ultima generazione, mentre le forze ottomane si affidavano ancora principalmente a tattiche di abbordaggio tradizionali.
Fonte: Marina Militare Italiana
La Strategia Vincente
La battaglia si sviluppò secondo uno schema che vide le forze cristiane dividersi in quattro squadroni, con le galeazze veneziane in posizione avanzata. Questa disposizione permise di spezzare la formazione a mezzaluna della flotta ottomana. Il centro dello schieramento cristiano, guidato da Don Giovanni d’Austria, si scontrò direttamente con la nave ammiraglia di Alì Pascià, mentre le ali della flotta cristiana impedirono alle navi ottomane di effettuare manovre di accerchiamento.
Fonte: Museo Galileo
Le Conseguenze della Vittoria
La vittoria cristiana fu schiacciante: le perdite ottomane ammontarono a circa 30.000 uomini e 190 navi, mentre la Lega Santa perse 7.500 uomini e 12 galere. Questo successo segnò il primo grande arresto dell’espansione navale ottomana nel Mediterraneo e dimostrò che l’impero non era invincibile sul mare. La battaglia influenzò profondamente la cultura europea, ispirando numerose opere d’arte e celebrazioni, tra cui il famoso dipinto di Paolo Veronese conservato nelle Gallerie dell’Accademia di Venezia.
Fonte: Gallerie dell’Accademia
Iscriviti alla nostra Newsletter Settimanale
Lascia un commento