Alla scoperta dei cantucci: i deliziosi biscotti secchi toscani con mandorle e anice

La Toscana, terra di sapori autentici e tradizioni culinarie secolari, ci regala uno dei suoi tesori più amati: i biscotti secchi con mandorle e anice, meglio conosciuti come cantucci. Questi croccanti biscotti hanno conquistato i palati di tutto il mondo, diventando un simbolo della pasticceria italiana e un irresistibile accompagnamento per momenti di dolcezza e convivialità.

La storia dei cantucci affonda le sue radici nel XVI secolo, quando furono menzionati per la prima volta in un documento ufficiale della corte medicea. Originariamente prodotti nella città di Prato, questi biscotti si diffusero rapidamente in tutta la Toscana, diventando un’icona della tradizione dolciaria regionale. La loro popolarità crebbe nel tempo, superando i confini nazionali e conquistando estimatori in ogni angolo del globo.

La ricetta dei cantucci è rimasta pressoché invariata nel corso dei secoli, un testamento alla perfezione della sua semplicità. Gli ingredienti principali sono farina, zucchero, uova, mandorle intere e, in alcune varianti, semi di anice. La peculiarità di questi biscotti risiede nella doppia cottura: l’impasto viene prima cotto in forma di filoncino e successivamente tagliato a fette e nuovamente infornato, conferendo loro la caratteristica consistenza croccante e la forma allungata.

Le mandorle, ingrediente distintivo dei cantucci, non solo arricchiscono il sapore ma donano anche una piacevole texture al biscotto. La loro presenza in forma intera, visibile ad ogni morso, è un segno di autenticità e qualità. L’anice, pur non essendo presente in tutte le versioni, aggiunge una nota aromatica che completa il profilo gustativo, rendendo questi biscotti ancora più intriganti al palato.

Tradizionalmente, i cantucci vengono serviti come fine pasto, accompagnati da un bicchiere di Vin Santo, un vino dolce tipico della Toscana. Questa combinazione, nota come “cantucci e Vin Santo”, è considerata un rituale gastronomico, un momento di piacere che conclude degnamente un pasto. L’usanza vuole che i biscotti vengano intinti nel vino prima di essere gustati, permettendo loro di assorbire il liquido e ammorbidirsi leggermente, esaltando così il connubio di sapori.

La versatilità dei cantucci li rende adatti a diverse occasioni: dalla colazione al tè pomeridiano, fino all’aperitivo. La loro praticità e la lunga conservazione li hanno resi un souvenir gastronomico apprezzato dai turisti che visitano la Toscana, contribuendo a diffondere la fama di questi biscotti in tutto il mondo.

Oggi, i cantucci non sono più solo un prodotto artigianale locale, ma vengono realizzati industrialmente e esportati in numerosi paesi. Tuttavia, le versioni più apprezzate rimangono quelle prodotte secondo metodi tradizionali, spesso in piccoli forni o pasticcerie che mantengono viva l’arte della loro preparazione.