Gli asceti delle altezze: la straordinaria storia degli stiliti

Nell’antichità cristiana, un gruppo di asceti decise di portare la propria devozione a livelli letteralmente elevati. Questi uomini, noti come stiliti, scelsero di vivere in cima a colonne alte decine di metri, sfidando le intemperie e l’isolamento in nome della loro fede.

L’origine di questa pratica risale al V secolo d.C. in Siria, quando San Simeone Stilita il Vecchio decise di ritirarsi su una colonna alta circa 18 metri. La sua scelta estrema attirò l’attenzione di molti fedeli, che accorrevano da lontano per ascoltare i suoi insegnamenti e ricevere benedizioni.

Gli stiliti vivevano in spazi estremamente ristretti, spesso non più grandi di un paio di metri quadrati. Le loro “abitazioni” consistevano in piccole piattaforme circondate da balaustre, esposte agli elementi naturali. Nonostante le condizioni proibitive, questi asceti riuscivano a sopravvivere grazie all’aiuto dei discepoli che portavano loro cibo e acqua tramite scale o cesti issati con corde.

La vita di uno stilita era dedicata alla preghiera, alla meditazione e alla mortificazione del corpo. Molti di loro trascorrevano anni, se non decenni, sulle loro colonne, scendendo raramente o mai. Questa forma estrema di ascetismo era vista come un modo per avvicinarsi a Dio, distaccandosi completamente dal mondo terreno.

Sorprendentemente, la pratica degli stiliti non si limitò alla Siria. Si diffuse in altre parti del Medio Oriente, in Grecia e persino in Russia. Ogni regione sviluppò le proprie varianti di questa tradizione ascetica, adattandola alle condizioni locali e alle interpretazioni teologiche.

Uno degli aspetti più affascinanti della vita degli stiliti era il loro rapporto con la comunità circostante. Nonostante il loro isolamento fisico, molti di loro divennero figure importanti nelle loro comunità. I fedeli si recavano alle basi delle colonne per chiedere consigli, preghiere e benedizioni. In questo modo, gli stiliti fungevano da ponte tra il cielo e la terra, tra il divino e l’umano.

La pratica dello stilitismo raggiunse il suo apice tra il V e il VII secolo, ma continuò in alcune regioni fino al XV secolo. Oggi, questa forma estrema di ascetismo è praticamente scomparsa, ma il suo impatto sulla storia del cristianesimo e sull’immaginario collettivo rimane significativo.

Gli stiliti ci ricordano la potenza della fede e la capacità umana di sopportare condizioni estreme in nome di un ideale superiore. La loro storia continua a affascinare storici, teologi e semplici curiosi, offrendo uno sguardo unico su un aspetto poco conosciuto della spiritualità cristiana antica.