Selinunte: l’antica rivale di Segesta nella Sicilia greca

Nell’antica Sicilia, due potenti città-stato greche si contendevano il dominio della parte occidentale dell’isola: Segesta e Selinunte. Queste due polis, fondate a pochi decenni di distanza l’una dall’altra, svilupparono nel corso dei secoli una feroce rivalità che segnò profondamente la storia della regione.

Selinunte fu fondata nel 628 a.C. da coloni greci provenienti da Megara Hyblaea, sulla costa orientale della Sicilia. La città sorse in una posizione strategica, affacciata sul Mar Mediterraneo e circondata da fertili pianure. Grazie alla sua posizione privilegiata, Selinunte divenne rapidamente un importante centro commerciale e culturale, attirando l’attenzione e l’invidia delle città vicine.

La rivalità con Segesta nacque principalmente per il controllo del territorio e delle risorse naturali della zona. Entrambe le città aspiravano a espandere la propria influenza e a conquistare nuove terre. Le tensioni si acuirono nel V secolo a.C., quando Selinunte iniziò a penetrare nei territori controllati da Segesta, scatenando una serie di conflitti armati.

Uno degli episodi più significativi di questa rivalità fu la guerra del 416-415 a.C., che vide Selinunte allearsi con Siracusa contro Segesta. Quest’ultima, sentendosi minacciata, chiese aiuto ad Atene, dando il via alla disastrosa spedizione ateniese in Sicilia. Questo conflitto ebbe conseguenze drammatiche per entrambe le città, indebolendole e rendendole più vulnerabili alle minacce esterne.

La potenza di Selinunte si rifletteva nella sua impressionante architettura. La città vantava numerosi templi monumentali, tra cui il famoso Tempio G, uno dei più grandi del mondo greco antico. Questi edifici maestosi erano una chiara dimostrazione della ricchezza e dell’ambizione selinuntina, e contribuivano ad alimentare la rivalità con Segesta.

Nonostante la sua grandezza, il destino di Selinunte fu segnato dalla sua stessa ambizione. Nel 409 a.C., la città fu assediata e distrutta dai Cartaginesi, alleati di Segesta. Questo evento segnò la fine del predominio selinuntino nella regione e rappresentò una vittoria amara per Segesta, che si trovò presto a fronteggiare la minaccia cartaginese.

Oggi, le rovine di Selinunte costituiscono uno dei più importanti siti archeologici della Sicilia, offrendo ai visitatori una testimonianza tangibile della grandezza e della tragica fine di questa antica città. I resti dei templi e delle fortificazioni raccontano la storia di una polis che fu nemica di Segesta, ma che condivise con essa un destino comune nel turbinoso scenario della Sicilia antica.