SOLUZIONE 16 LETTERE: FILETTI DI BACCALÀ Dizy
Filetti di baccalà alla romana: il fritto che ha conquistato la Capitale
Storia e tradizione del baccalà fritto a Roma
Tra le specialità più amate della cucina romana, i filetti di baccalà fritti rappresentano un autentico pilastro della tradizione gastronomica capitolina. Questa prelibatezza, che affonda le sue radici nella cucina povera, è diventata nel tempo un must della cucina romana, particolarmente apprezzata durante il periodo natalizio e il venerdì santo. La storia dei filetti di baccalà è strettamente legata alle prescrizioni religiose che imponevano l’astinenza dalle carni in determinati giorni dell’anno.
Visita il sito del Comune di RomaLa scelta del baccalà e la preparazione della pastella
La qualità del filetto di baccalà è fondamentale per la riuscita del piatto. Il pesce deve essere dissalato per almeno 48 ore, cambiando l’acqua almeno tre volte al giorno. La pastella, vera protagonista di questo piatto, deve essere preparata con particolare attenzione: acqua frizzante ghiacciata, farina 00 e un pizzico di sale sono gli ingredienti base. Il segreto sta nel far riposare l’impasto per almeno 30 minuti prima dell’utilizzo, permettendo così agli amidi di attivarsi correttamente.
Scopri altre ricette di pesceLe friggitorie storiche di Roma
Nel cuore di Roma, specialmente nel quartiere ebraico e a Trastevere, si trovano alcune delle friggitorie più antiche e rinomate della città, dove i filetti di baccalà vengono preparati secondo ricette tramandate di generazione in generazione. Questi locali, spesso piccoli e dall’aspetto modesto, sono veri templi della frittura romana, dove l’arte di preparare il baccalà fritto viene preservata con religiosa dedizione.
Esplora il Ghetto Ebraico di RomaTecniche di frittura e segreti degli chef
La frittura dei filetti di baccalà richiede una tecnica precisa e alcuni accorgimenti fondamentali. L’olio deve essere mantenuto a una temperatura costante di circa 175°C, e i filetti vanno immersi solo dopo essere stati accuratamente asciugati e passati nella pastella. Gli chef romani più esperti consigliano di non sovrapporre mai i pezzi durante la frittura e di utilizzare olio di arachidi per ottenere una doratura perfetta e uniforme.
Visita l’Accademia Italiana della CucinaAbbinamenti e tradizioni gastronomiche
I filetti di baccalà sono tradizionalmente accompagnati da un bicchiere di vino bianco dei Castelli Romani, preferibilmente Frascati o Marino. Nelle osterie romane, vengono spesso serviti come antipasto o secondo piatto, accompagnati da puntarelle all’agro o cicoria ripassata. Durante il periodo natalizio, i filetti di baccalà diventano protagonisti della vigilia, serviti caldi e croccanti come parte del tradizionale cenone.
Scopri i vini dei Castelli RomaniL’evoluzione moderna del piatto
Oggi, mentre la ricetta tradizionale dei filetti di baccalà rimane un caposaldo della cucina romana, alcuni chef contemporanei stanno sperimentando varianti innovative, pur mantenendo intatto il rispetto per la tradizione. Vengono proposte versioni con pastelle aromatizzate alle erbe, accompagnamenti moderni e presentazioni creative, che dimostrano come questo piatto storico sia capace di evolversi senza perdere la sua identità.
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