Alla scoperta del Catai: l’antico nome che ha definito la Cina per secoli

Le origini del nome e il suo significato storico

Nel corso dei secoli, la Cina è stata conosciuta in Occidente con diversi nomi, ma uno dei più affascinanti e duraturi è stato il Catai. Questo termine, che ha dominato l’immaginario europeo medievale, deriva dalla parola “Khitan”, il nome di una popolazione nomade che governò la Cina settentrionale tra il X e il XII secolo. I Khitan fondarono la dinastia Liao e il loro nome divenne sinonimo dell’intero territorio cinese nelle lingue occidentali.

Marco Polo e la diffusione del termine in Europa

Fu principalmente grazie a Marco Polo e al suo “Il Milione” che il termine Catai si diffuse in Europa. Il celebre esploratore veneziano utilizzò questa denominazione nei suoi resoconti di viaggio, descrivendo le meraviglie di quella terra lontana e misteriosa. Le sue descrizioni del Catai includevano racconti di città magnifiche, palazzi sontuosi e una civiltà altamente sviluppata che superava per molti aspetti quella europea dell’epoca.

L’influenza sulla cartografia medievale

I cartografi medievali rappresentavano il Catai come una terra di immense ricchezze e misteri. Le mappe dell’epoca mostravano questo territorio con dettagli spesso fantasiosi, mescolando elementi reali con leggende e racconti di viaggiatori. La Via della Seta, che collegava l’Europa al Catai, venne rappresentata come un intreccio di rotte commerciali che attraversavano territori esotici e pericolosi.

Il commercio e gli scambi culturali

Il Catai era considerato la fonte di beni preziosi come la seta, le spezie e la porcellana. I mercanti europei intraprendevano lunghi e pericolosi viaggi per raggiungere questa terra leggendaria, contribuendo a creare una rete di scambi commerciali e culturali che ha profondamente influenzato sia l’Oriente che l’Occidente. Le descrizioni del Catai nei resoconti commerciali dell’epoca erano spesso accompagnate da dettagliati inventari di merci esotiche e preziose.

La transizione dal Catai alla Cina moderna

Con l’arrivo dei gesuiti in Cina nel XVI secolo, il termine Catai iniziò gradualmente a essere sostituito dal nome “Cina”. Matteo Ricci fu tra i primi a comprendere che il Catai e la Cina erano la stessa terra, contribuendo a dissipare secoli di confusione geografica. Questa scoperta rappresentò un momento cruciale nella comprensione europea dell’Asia orientale e delle sue civiltà.

L’eredità linguistica e culturale

Oggi, mentre il termine Catai non è più utilizzato comunemente, la sua eredità persiste in diverse lingue e culture. In russo, per esempio, la Cina è ancora chiamata “Kitaj”, e termini simili si trovano in altre lingue dell’Asia centrale. Questa persistenza linguistica testimonia l’importanza storica del Catai e il suo ruolo fondamentale nelle relazioni tra Oriente e Occidente.