SOLUZIONE 8 LETTERE: FILARETE
Antonio Averlino, detto Filarete: il genio poliedrico del Rinascimento toscano
Nell’affascinante panorama artistico del Quattrocento italiano, spicca la figura di Antonio Averlino, meglio conosciuto come Filarete. Nato a Firenze intorno al 1400, questo eclettico artista toscano si distinse come scultore, architetto e teorico dell’arte, lasciando un’impronta indelebile nella storia dell’arte rinascimentale.
Il soprannome Filarete, che significa “amante della virtù”, fu probabilmente adottato dall’artista stesso per sottolineare la sua dedizione all’eccellenza e alla perfezione nelle arti. La sua formazione avvenne nella bottega di Lorenzo Ghiberti, dove ebbe l’opportunità di lavorare alle celebri porte del Battistero di Firenze, un’esperienza che influenzò profondamente il suo stile e la sua tecnica.
Tra le opere scultoree più significative di Filarete si annovera la porta bronzea della Basilica di San Pietro a Roma, commissionata da Papa Eugenio IV nel 1433. Questa monumentale opera, che richiese dodici anni di lavoro, rappresenta scene bibliche e della vita di Cristo, oltre a ritrarre figure contemporanee come l’imperatore Sigismondo e lo stesso pontefice.
Tuttavia, è nel campo dell’architettura che Filarete diede il suo contributo più innovativo e duraturo. Il suo capolavoro architettonico è senza dubbio l’Ospedale Maggiore di Milano, conosciuto anche come Ca’ Granda. Iniziato nel 1456 su commissione di Francesco Sforza, questo edificio rappresenta una sintesi perfetta tra funzionalità e bellezza, anticipando molti dei principi dell’architettura ospedaliera moderna.
L’approccio di Filarete all’architettura era fortemente influenzato dalle sue teorie sull’urbanistica ideale, elaborate nel suo trattato “Libro architettonico”. In quest’opera, l’artista descrive la città immaginaria di Sforzinda, un modello di pianificazione urbana basato su principi geometrici e simbolici, che riflette la sua visione di una società armoniosa e ben organizzata.
La versatilità di Filarete si estendeva anche alla teoria dell’arte. Il suo trattato, oltre a essere un manuale di architettura, contiene riflessioni sulla pittura, la scultura e varie tecniche artistiche, offrendo uno spaccato prezioso del pensiero rinascimentale sull’arte e la sua funzione nella società.
L’influenza di Filarete si estese ben oltre i confini della Toscana e dell’Italia. Le sue idee innovative in architettura e urbanistica ispirarono generazioni di artisti e architetti, contribuendo a plasmare l’estetica e la filosofia del Rinascimento maturo.
Nonostante la sua importanza storica, molte opere di Filarete sono andate perdute o sono state modificate nel corso dei secoli. Tuttavia, il suo lascito continua a vivere attraverso i suoi scritti e le opere superstiti, testimoniando la grandezza di un artista che seppe coniugare teoria e pratica, tradizione e innovazione, in un’epoca di straordinaria fioritura culturale.
Link utili:
- Enciclopedia Treccani: Antonio Averlino detto il Filarete
- Pinacoteca di Brera: Filarete
- Ospedale Maggiore di Milano: La nostra storia
Iscriviti alla nostra Newsletter Settimanale