Il racconto del diluvio universale: Noè e l’arca

L’origine del racconto biblico

Il racconto di Noè rappresenta uno dei miti più affascinanti della storia religiosa mondiale. Secondo la tradizione biblica, Noè fu l’unico uomo giusto in un mondo ormai corrotto, scelto da Dio per preservare la vita sulla Terra durante un devastante diluvio universale. La sua storia inizia quando Dio, deluso dalla malvagità degli esseri umani, decise di cancellare ogni forma di vita dal pianeta.

La costruzione dell’arca

A Noè fu ordinato di costruire un’immensa imbarcazione, l’arca, con precise istruzioni divine. La struttura doveva essere lunga 300 cubiti, larga 50 e alta 30, utilizzando legno di cipresso e sigillata internamente ed esternamente con pece. Noè doveva inoltre raccogliere due esemplari di ogni specie animale, maschio e femmina, per garantire la loro sopravvivenza.

Il diluvio e il risveglio

Quando le piogge iniziarono, durarono quaranta giorni e quaranta notti, sommergendo completamente la Terra. Solo Noè, la sua famiglia e gli animali nell’arca sopravvissero. Dopo mesi di navigazione, l’arca si posò sui monti dell’Ararat, nell’attuale Armenia. Noè liberò prima un corvo e poi una colomba per verificare l’esistenza di terra asciutta.

Il patto con Dio

Dopo lo sbarco, Noè costruì un altare e offrì un sacrificio a Dio, che promise di non distruggere mai più la Terra con un diluvio universale. Come segno di questo patto, apparve per la prima volta l’arcobaleno, simbolo di riconciliazione e speranza per l’umanità. Noè divenne così il padre di una nuova generazione, incaricato di ripopolare la Terra.